Fotogallery dalla megalopoli a misura d’uomo. Trentamilioni di persone in movimento. A Tokyo il caos non è caos ed il rumore, quello fastidioso tipico del panorama urbano, non esiste. Nulla è fuori posto e tutto scorre come se fosse diretto da un regista invisibile. Come nel film di Martin Scorzese Taxi Driver, il tassista vive il suo psicodramma della decadenza della millenaria cultura giapponese. Pervade dal volto dell’uomo un senso di vuoto, di annichilimento del viver quotidiano della giungla urbana. Le luci abbaglianti del quartiere di Kobukicho si riflettono sul parabrezza del taxi tirato a lucido, mentre il volto del taxi driver scompare lentamente dietro il volante.
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