La bellezza di uno scatto molto spesso non è data dai soggetti rappresentati, ma dal movimento asimmetrico che essi riproducono. Qui un plotone dell’esercito russo marcia verso di noi. Cappotti troppo grandi per corpi troppo minuti, colbacchi che scivolano sul volto dei giovani ragazzi e pantaloni mimetici le cui innumerevoli grinze rendono goffo qualsiasi movimento.
In questo caos, si contraddistingue la grazia del loro generale che cammina in senso opposto. L’eleganza è evidente dal giubbotto damascato, dalla ventiquattrore a portafoglio, dai pantaloni con la riga in mezzo e dal portamento inflessibile.
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